16 Février 2017
Una sola stella illuminava il Bflat venerdi sera.
Tale la stella guida, Signore CARUSO , perché si tratta di lui, ci ha aperto il cammino della canzone francese rivisitata a modo suo .
Accompagnato da quatro sommità, ha portato il pubblico con se, e abbiamo camminato nelle città di Parigi al ritmo delle sue canzoni.
Da Montmartre al canal St Martin era tavolta Trénet, Brassens, Aznavour o Lama che ci guidava.
Se le prime note di "Et maintenant" furono quasi timide e la voce dolce, piano piano Caruso si è installato ,si è appropriato dello spazio, ha riempito la sala della sua voce ricca e profonda, incantando il suo pubblico in questa atmosfera tipicamente parigina, dove la fisarmonice e il berreto , "très cliché" , ci facevano valzare in riva alla Marne . Mancavano soltanto le tovaglie tipiche a quadri , il vino rosso della casa e la "baguette" per sentirsi e credersi in Francia.
Ma, là, dove il pubblico è stato sorpreso , là dove Caruso, il grande, si è revelato, o piuttosto, ci ha rivelato di cui era capace, è stato interpretando con brio "comme d'habitude" . Quando attacca : "comme d'habitude toute la journée...." , la sala del Bflat applaude, si sveglia. Era venuta per scoprire un angolino di Francia e ci si scopre un cantante , un interpreto . Caruso, incoraggiato dalla sala, esplode su questo brano e come per dire, che non era un caso, riprende un " Je suis malade" di Lama, dove avremmo pianto con lui...
Brassens, Brel, Aznavour, si , certo va bene, ma con la voce che Lei ha Monsieur Caruso, è Milord, l'hymne à l'amour, la tendresse, Edith Piaf, Daniel Guichard che aspettiamo la prossima volta .
Si, perché , non ne dubitiamo un istante che ci sarà un altro "rendez-vous" . Ora che ci ha fatto luce sul cammino, Monsieur Caruso, domandiamo solo di seguirla ... Per favore , ci faccia viaggiare ancora...